lunedì, agosto 26, 2019

Una analisi politica


I giornalisti esperti di politica hanno avuto argomenti a non finire per riempire pagine e pagine dei giornali. Ci hanno però riferito solo di tatticismi, sulla probabilità che in caso di elezioni possa vincere questo o quel schieramento. Al tempo stesso anche se tutti i protagonisti si affannano a dire che non sono interessati alla "poltrona" quando poi si deve decidere chi sulla poltrona si deve sedere, guarda caso, le cose si fanno molto più complicate. Anche perché, se non è il tuo sedere a sederci sopra vuoi che ci vada quello del tuo amico, quindi, vuol dire che l'interesse alla poltrona c'è, e come!!!
La politica di questi giorni è quella con la "p" minuscola, quella che, per oggettiva mancanza di visione e progettualità, da parte dei principali attori / personaggi politici non ci permette di uscire dalla crisi socioeconomica che ci caratterizza da più di 20 anni. Ecco come stanno le cose a parer mio.
M5S
I 5 stelle hanno dato ampia dimostrazione di non essere in grado di governare. Sono, parafrasando le loro parole, il movimento del NON cambiamento. Le loro azioni politiche sono concepite nel più autentico spirito assistenzialista e statalista, i comunisti sapevano fare di meglio. Non sono neanche forza rivoluzionaria e pensare che di rivoluzione avremmo veramente tanto bisogno. Propongono la riduzione dei parlamentari ma non si rendono conto che i nostri problemi sul funzionamento dell'apparato politico non sono solo una questione di numeri ma di "procedure" come ad esempio il bicameralismo perfetto o la farraginosità del processo decisionale.
I modesti successi sono attribuibili a personaggi "presi" dal M5S in ambito simpatizzanti, vedi Presidente Conte. I "puri" M5S una frana, capeggiati da "Toninulla", ma anche Di Maio sa fare solo il furbetto, ma con i giochetti e le astuzie prima o dopo la si paga.
PD
Per il PD è come entrare in una vecchia casa che è rimasta chiusa da tempo. Senti odore di muffa, l'umidità ti penetra nelle ossa e ti da subito una sensazione spiacevole. Per non dire dello sconforto nel vedere i mobili impolverati, opachi e un po’ squinternati, leggi personaggi politici. Io in Zingaretti ci vedo il nulla; un po’ di Bersani, un po’ di D'Alema, insomma un po’ di tutto il peggio del PD di questi ultimi anni. Per contrapposizione si potrebbe dire che in Zingaretti non c'è il peggio di Renzi o della Boschi, ma capite bene che questo ne fa un "ermafrodita politico" dal quale è impensabile che esca un progetto e una visione credibile per il futuro del paese.
Forza Italia
Se per il PD la sensazione è quella di una casa vecchia e chiusa da tempo, per Forza Italia la similitudine fa riferimento ad un rudere romano scoperto in un deserto. Pietre corrose dal tempo in equilibrio instabile.
Berlusconi è ossessionato da sé stesso, come il campione al quale è stato "strappato" il record conquistato ma non lo ammette. Ha 82 anni e si vedono tutti. Si circonda di sudditi ossequiosi e osannanti. Tutto questo provoca fastidio. Le forze interne che vorrebbero far tesoro del patrimonio politico culturale liberale, riformista e progressista non riescono a far breccia nel muro del conservatorismo.
Fratelli d'Italia.
Sono un partito di destra che fa di tutto per occupare la posizione di centro che Forza Italia non riesce più a rappresentare. Al momento il partito è stato premiato da una opposizione intelligente. C'è del buono nella Meloni, ma ha una eredità "pesante". Il suo elettorato è fortemente legato all'apparato burocratico – amministrativo e pertanto molto più conservativo di come appare. Insomma, ci sono ancora elementi contraddittori es. euro si euro no.
Lega ex Lega Nord.
Troppo spesso ci si dimentica che Salvini ha "trasformato" la Lega Nord in Lega e solo con questa operazione di marketing politico è riuscito a rianimare un partito praticamente morto. L'uomo è bravo, ha dimostrato di essere un capopopolo di antica memoria che sa utilizzare tutti gli strumenti mediatici di questi tempi, compreso il linguaggio rozzo e strafottente sul modello della trasmissione "La zanzara" condotta dal bravo Cruciani di Radio24. Ma il successo non l'ho fa ragionare da politico e questo è male. In questi mesi si è appropriato delle argomentazioni "rivoluzionarie" del M5S, come quella della democrazia partecipativa. La crisi di governo me l'ha chiesta la piazza, il popolo che incontro nelle discoteche e negli incontri con gli imprenditori, ecc. Crede che sia possibile fare un "frullato" che ha come ingredienti le politiche liberali (TAV, riforma della burocrazia e ridimensionamento del potere giudiziario), quelle stataliste assistenzialiste (quota 100 e nazionalizzazione di Alitalia) e quelle isolazioniste (noi siamo i più bravi e possiamo fare a meno dell'euro e dell'Europa) In tutto ciò dimostra una profonda ignoranza e non si rende conto che questo ci porta dritto dritto a diventare un "Venezuela" mediterraneo.
Il premier Conte lo ha strigliato per i comportamenti ambigui ma in realtà ne ha messo in evidenza la pericolosità per la visione politica.
Conclusione
Siamo messi male, molto male.
Come hanno scritto illustri giornalisti come ad es. Panebianco, Galli della Loggia e Mieli le componenti "sane" della società italiana, dagli imprenditori ai professionisti, dagli innovatori agli "inventori", lavoratori e impiegati che ogni giorno in modo coscienzioso e responsabile adempiono al proprio dovere, non sono in grado di fare sistema ed esprimere una forza in grado di proporre una politica con la P maiuscola.
Siamo condannati al declino e alla mediocrità?
Oggi dico di sì. Sia che si vada al voto sia che si costituisca un governo fotografia in negativo di quello dimissionario.
Domani, è un altro giorno.
Mi scuso per questo lungo post e spero sia stata una buona lettura.

1 commento:

Sergio Vaiani ha detto...

Concordo in tutto!