sabato, luglio 05, 2008

Tremonti e la “tessera” del povero.

I dati Istat comunicati in questi giorni ci dicono che i consumi nel mese di aprile sono in calo, ci sarebbe stato di che stupirsi per il contrario. L’enorme massa di danaro che sta circolando a seguito dell’incredibile aumento del prezzo del petrolio si sposta in modo pericoloso sui mercati determinando situazioni speculative difficilmente controllabili.
In questa situazione di incertezza a 360 gradi le fasce della società che sono più deboli sono anche quelle che risentono maggiormente degli effetti di carattere congiunturale, nello specifico l’aumento del prezzo dei generi alimentari e dell’energia. Prendere provvedimenti è necessario, e su questo siamo tutti d’accordo, il problema vero è il come ed il quando.
Dare 400 euro con una “tessera” è un po’ come il “marchio” ad una persona, si viola la sua dignità. Pensate alle tariffe dei treni o degli aerei che prevedono la prima e la seconda classe. La differenza viene data dal fatto che il viaggio in prima deve essere più confortevole, si ottengono servizi aggiuntivi, ecc…
Ma se la differenza tra 1° e 2° classe ha solo come obiettivo quello di suddividere il gruppo in classi, allora la cosa ha un carattere differente discriminatorio e nella società attuale con a finalità di dividere.
Trovo corretto e giusto che sui treni locali “regionali” non vi siano più posti di prima e seconda classe. I nuovi convogli hanno innalzato la qualità del servizio fornito, aria condizionata, presa elettrica per ciascun posto, piano di lavoro per PC portatile, display a monito con informazioni sul viaggio, ecc..
E allora se questa è la tendenza in atti perché introdurre un elemento di discriminazione sociale.
L’aiuto alle categorie deboli si attua prima di tutto migliorando la qualità dei servizi e riducendone il costo. Operazione difficile ma assai più vantaggiosa per l’intero sistema economico. L’altro fronte è quello della fiscalità, riduzione dell’imposizione fiscale sui redditi ed eventuale aumento su quella del consumo, fin tanto che non sia possibile ridurre il peso fiscale nel suo complesso.

Perché prendersela con Mara Carfaglia

Il giorno 23 maggio 2008 ho scritto un post su Mara Carfaglia, la giovane e bella Ministro in questi giorni tanto chiacchierata, ed è proprio Mara Carfaglia uno dei post più visitato.
A questo punto voglio prenderne le difese.
Avevo ironizzato sulla sua funzione di Ministro per le “Pari opportunità” in quanto noi maschi siamo attratti dalla bellezza femminile e quindi la Mara Carfagna aveva ben più “opportunità” di tanti altri.
Le chiacchiere dicono che è o è stata l’amante del Cavaliere. Diciamocelo, che male ci sarebbe, non è la prima volta che un settantenne si mette con una trentenne.. sarà un problema di Berlusconi con la sua attuale consorte. E se l’amante Carfaglia è riuscita a farsi dare un incarico di Ministro utilizzando l’arte della seduzione è stata brava e senza dubbio è da apprezzare rispetto a quelli che hanno ottenuto prestigiosi incarichi in cambio di favori economico-finanziari, intrighi e corruzione.
Lasciamo stare la Carfaglia, io non so assolutamente nulla di lei, ma “a sensazione” credo che farà bene il suo incarico di Ministro, molto meglio di tanti personaggi blasonati.
Un esempio per tutti, solo un incapace come Tremonti poteva concepire la tessera del povero !!!!!