giovedì, aprile 10, 2008

La crisi “alimentare”

Più che la crisi finanziaria dei mutui “subprime” quello che mi preoccupa è il diffuso fenomeno speculativo che si sta realizzando su tutte le materie prime.
Chi sta orchestrando tutto questo?.
Non credo nella presenza di un essere diabolico, nella fantomatica “Spectre” dei bellissimi film di James Bond. Ovvero in gruppo di persone che con potenti mezzi è in grado di sabotare il mondo. Eppure quanto sta accadendo è preoccupante.

Se leggete i quotidiani di oggi sembra di essere in piena carestia, altro che quella descritta dal Manzoni.

Si riportano le analisi di questo o quell’altro organismo eppure nessuno fa riferimento alla più autorevole fonte, quella del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America. Questo report è stato pubblicato il 1° aprile e mi chiedo se i commentatori ne possono trarre il quadro “catastrofico” riportato dalla stampa.

Dobbiamo considerare che negli ultimi 5 anni i prezzi delle principali commodities sono stati bassissimi e per contenere i costi si agito riducendo l’impiego di fattori produttivi. Questa situazione ha portato ad una riduzione delle rese e conseguentemente una riduzione delle scorte.

Fatto è assolutamente normale, amplificato da andamenti stagionali non favorevoli in alcune aree, anche questo comunque non è un fatto straordinario.

In un contesto di prezzi bassi le autorità di governo per stimolare la produzione si sono “inventate” il mito delle “biomasse”. Questo è il grande errore e la dimostrazione che certi analisti macroeconomici devono solo tacere perché provocano un sacco di gua

Vi sembra logico, sensato ed etico far diventare un prodotto alimentare carburante per automobili?

Si dice che la lobbie dei produttori di mais del “Corn belt” (la zona più importante al mondo e negli USA per la coltivazione del mais) per “uscire” da una crisi che li avrebbe portati al fallimento sia riuscita a convincere il Presidente Bush a finanziare i progetti per la produzione dell’etanolo.

E così ci troviamo nella situazione attuale.

In questo contesto ecco che i nostri euro-burocrati per non essere da meno di quelli USA hanno rilanciato: in Europa nel 2010 il 10 % del combustibile per autotrazione deve essere ricavato da biomasse.

Ma si può essere più stupidi !!!!