Una recente indagine Doxa ha potuto verificare scientificamente
che la maggioranza di coloro che hanno votato il 4 marzo credono a Babbo Natale,
non solo, ma sanno che Babbo Natale ha più sembianze umane e si traveste da Giuseppe
Conte, Matteo Salvini, Luigi Di Maio e, quando vuol far ridere i bambini, in
Danilo Tonelli (Toninulla).
Questi babbi Natale ci hanno portato sacchi pieni di doni; Il
premier Conte ci ha evitato una procedura d'infrazione; Salvini le pensioni che
la Fornero ha negato; per Di Maio siamo alla apoteosi, altro che Robin Hood, dalla
italica foresta spariranno i poveri; che dire dello strabiliante Toninulla che
ci porta ben tre doni, il via libera al terzo valico, la demolizione di quello
che resta del ponte Morandi e infine, il no alla inutile TAV tra Torino e
Lione.
Quando eravamo bambini si credeva a Babbo Natale perché oltre
a mamma e papà speravano che qualcun'altro, pur conoscendo le nostre ingenue marachelle,
era conscio del fatto che eravamo buoni e bravi e quindi meritevoli di una
ricompensa. Si riceveva un dono nel vero senso della parola e non eravamo
obbligati a ricambiarlo con un qualche sacrificio.
Siamo cresciuti e ora sappiamo che la realtà è diversa.
Possibile che non ci si rende conto che il Presidente del
Consiglio ha ottenuto solo un rinvio promettendo IVA per oltre 50 miliardi di
euro per il biennio 2020-2021. Matteo Salvini promette pensioni che saranno pagate
da coloro che oggi lavorano ma che quando verrà il loro turno un ci sarà il becco
di un quattrino. Luigi di Maio promette un reddito di cittadinanza ma non sa
neanche come farlo, fino ad ora nessuno a potuto prendere visione di un
progetto concreto. Veniamo al Toninulla, sembra che l'analisi costi benefici
per la TAV Torino – Lione porti a conclusioni negative. Non entriamo nel merito
metodologico sul tipo di analisi. Consideriamo le osservazioni fatte dal
Presidente della Camera Fico e riportate su vari siti, esempio
Semplifico, Fico per sostenere l'inutilità dell'opera
riporta dati sul traffico ferroviario di merci nel tratto in questione che è passato
dagli 8 milioni di tonnellate del 1994 (anno in cui si progettò per la prima
volta la TAV) ai 3 milioni del 2017.
In complesso, il commercio tra Italia e Francia nel 2017 è
stato di poco più di 44 milioni di tonnellate. Meno del 10% di questo commercio
viaggia su rotaia e tutto il resto su gomma.
Prima della crisi del 2008 il commercio tra Italia e Francia
aveva superato 50 milioni di tonnellate.
La conclusione dei nostri gialloverdi è che l'opera ferroviaria
non serve perché allo stato attuale è sottoutilizzata.
Ma si può essere più cretini!? Se questo è il loro pensiero
su TAV, ma come siamo messi!!.
Faccio un esempio personale. Da casa mia per raggiungere la
sede dell'Università a Bologna, zona Meraville, distanza di 90 km impiego, se
utilizzo i mezzi pubblici ca 2,30 ore. Se utilizzo la macchina ca un'ora. Voi
che cosa utilizzereste? Per esprimere un giudizio è necessario palare di costi,
viaggiare in macchina costa il doppio.
Io uso la macchina, ma vi dico che sono un passeggero ferroviario
mancato.
Se con il treno impiegassi un'ora e mezza non avrei dubbi.
La stessa cosa avviene per il tratto di cui si parla. Al giorno
d'oggi sappiamo quanto sia importante essere veloci e tempestivi.
Se ci fosse un sistema ferroviario efficiente il trasporto
su gomma potrebbe diventare il 10% e questo vorrebbe dire meno inquinamento,
meno camion per strada ecc…
Un altro esempio di quanto è importate la TAV lo abbiamo con
la stazione Mediopadana di Reggio Emilia. Da molti era stata considerata
un'opera inutile, uno spreco, ecc…. Oggi è una stazione con un traffico
passeggeri incredibile, e si stanno progettando iniziative di grande sviluppo
per la citta di Reggio.
Con i babbo natale gialloverdi fra qualche anno non servirà
più neanche il traforo autostradale del Fréjus perché di merci non ne transiteranno
più, l'Italia non avrà i soldi per comprare le merci francesi e in francesi non
avranno nulla da comprare in Italia.
Se crediamo in babbo Natale scriviamogli una letterina e
chiediamogli ti donare a tutti gli italiani un po’ di saggezza e buon senso, chissà,
in poco tempo il gialloverde ci potrebbe ricordare solo il colore delle matite.
Buone feste a tutti.