mercoledì, dicembre 12, 2007

Riprendo Alitalia

Chissà se si realizzerà quanto ho sostenuto da tanto tempo, ovvero la fine di questa telenovela con l’acquisto di Alitalia da parte di AirOne.
Come ho sempre detto logica economica doveva essere quella del fallimento.
La società è stata gestita così male, commettendo tali e tanti errori da rendere praticamente impossibile alcun recupero.
Ma fallire vuol dire anche portare i “libri in tribunale” e questo il”sistema” politico, soprattutto in questo momento non se lo può permettere.
C’è ne per tutti. Destra e sinistra e allora alla non “accordo” si deve trovare a tutti i costi.
Il sistema bancario italiano appare sempre sullo sfondo di questa intricata vicenda ma in realtà la partita è proprio tutta “bancaria”. Solo le banche possono accollarsi l’enorme montagna di debiti che ha Alitalia.
Ho già detto che vale un centesimo di dollaro svalutato.
Nella mia analisi torna sempre Unicredit (o la nuova Unicredito). Questo “ritardo”, la vendita con la “gara” doveva finire prima dell’estate, è servito a Unicredit per riorganizzarsi dopo le “mega” acquisizioni. Ormai la macchina è avviata e tutto procede come previsto, ma bisogna pur stipulare una “assicurazione” sull’esito di tutta l’operazione “Mega fusioni” e questa si chiama “Alitalia”.
Mi spiego. Se Unicredit supporta AirOne nell’acquisto di Alitalia vorrà avere dal sistema politico l’assicurazione di mantenere una “posizione dominante”. Questo vuol dire che i “consumatori” continueranno ad essere “spennati”, per i maggiori costi del sistema bancario italiano, per un altro x di anni.

Ma alla fine al “sistema” questa soluzione va bene.

Alitalia non fallisce, i migliaia e migliaia di bancari sono garantiti, i politici possono continuare a fare i loro sporchi giochetti, e AirOne si toglie dalle scatole un concorrente ingombrante.

A “pagare”, gli italiani, fino a quando?!!!!