giovedì, settembre 25, 2008

Mara Carfagna e la prostituzione

Ho sempre ritenuto che la funzione della legge sia quella di regolare i rapporti tra le persone o tra le persone e le istituzioni sia pubbliche che private. Siccome sono “regole” hanno il loro fondamento su principi di natura etica e morale.
Veniamo al DDL sulla prostituzione. Quello presentato è di pochi articoli ma sono un esempio di come in quello che è stato fatto ci sia ben poca etica, anzi genera “confusione” e quindi anziché essere norma che "regola" diventa fonte di contenzioso tra le persone e le istituzioni.
I contenuti della legge sono chiari. La prostituzione è penalmente perseguibile se esercitata sulla strada, non lo è se esercitata a casa propria o più semplicemente tra 4 mura.
Ma tutto ciò non ha senso.
Si deve prima di tutto definire se la prostituzione è un reato o non lo è.
Se è reato lo è ovunque, che differenza fa vendere il proprio corpo in strada o in casa?
Sarebbe come dire: si possono vendere le carote nei supermercati ma non nelle bancarelle sul mercato. Tutto ciò è assurdo.
Il provvedimento viene adottato perché la “morale corrente” ritiene indecoroso vedere donne e uomini sulle strade in atteggiamenti che inequivocabilmente offrono se stessi per danaro? Allora il problema non è quello di vietare la prostituzione ma piuttosto quello di creare condizioni perché il fenomeno possa ridursi grazie al fatto che le regole morali “condivise” si diffondono nella società. Se vendere se stessi è amorale e compare il sesso è altrettanto amorale, se questi principi si diffondono nella società la prostituzione non può che ridursi.
Ho sentito delle cifre sulla prostituzione. Se non ho capito male in Francia le prostitute sono ca. 20.000, in Italia sarebbero ca. 100.000.
È noto che in Francia è stata varata una legislazione più permissiva e se le prostitute sono proporzionalmente minori vuol dire che quelle norme sono più rispettose degli individui e quindi consentono quella crescita morale che rappresenta l’unico modo per far si che il corpo non sia considerato merce.
Mara Carfagna, faccia un passo indietro. Non deve far parlare di se a tutti costi e si concentri su altri temi che riguardano le “pari opportunità”.

martedì, settembre 23, 2008

Alitalia in vendita

Ecco un esempio di B2B (business to business), nel commercio elettroni cosi definisce la vendita di beni e servizi ad un’altra impresa utilizzando lo strumento Internet.
Se c’è qualcuno che è intenzionato a compare Alitalia o pezzi di Alitalia si faccia avanti, è questo il senso del comunicato apparso sul sito di Alitalia e firmato dal commissario Fantozzi.
Mi chiedo perché non ha utilizzato il famoso sito eBay, si vende e si compra di tutto.
Voglio ricordare al commissario Fantozzi che le precedenti “gare” non hanno fruttato un gran che e allora perché non cambiare “metodo”.
Forse sono in tanti quelli che si vorrebbero contendere in un asta telematica il seggiolino di un vetusto MD80, o che so, un carrello delle vivande, così via di questo passo.
È questo il piano B che auspicava l’ex ministro Bersani ? !!!!
A questo punto ci vorrebbe un po’ di serietà e correttezza, i libri contabili vanno portati in tribunale, deve essere giudice a mettere all’asta l’Alitalia.
Le conseguenze sono pesanti per i dipendenti, ma continuare così vuol dire non risolvere mai il problema.

venerdì, settembre 19, 2008

Ho “toppato”

Ieri mattina la probabilità dell’accordo la ritenevo al 60-70% e per questo mi ero sbilanciato per la riuscita della trattativa.
Sono stato smentito dai fatti. Adesso mi auguro che si attivi al più presto la procedura per il fallimento. I libri vanno portati in tribunale e ne vedremo delle belle, non ha senso nelle condizioni attuali adottare strategie dilatorie.
La responsabilità del fallimento della trattativa non è da imputare solo alla CGIL ed alle altre sigle dei sindacati autonomi, certo hanno tirato troppo la corda, ma la controparte non ha voluto o potuto cedere. Si tenga anche presente la situazione finanziaria mondiale è assai turbolenta e mettere sul tavolo soldi freschi, in un momento in cui forse ce ne bisogno per le proprie attività. La ritirata della CAI è così diventata "gloriosa" anzichè una sconfitta.
La rottura di ieri sancisce una situazione che per Alitalia è insostenibile da tempo. Di tempo e denaro ne è stato sprecato proprio tanto.
Il fallimento chiarisce, molti equivoci, sapremo finalmente a quanto realmente ammonta il debito di Alitalia e se c’è qualcosa di buono verranno certamente a comprarlo.
Una cosa purtroppo è certa sul fronte dell’occupazione, con il fallimento la situazione sarà peggiore sia di quella proposta da AirFrance – KLM sia della soluzione CAI.
Voglio comunque ricordare che la “Fenice” di CAI, quella che se ne stava sotto la cenere era ed è abbastanza bruciacchiata e non so se ha le ali in forza per volare.

giovedì, settembre 18, 2008

Soluzione Alitalia: ci vuole la sfera di cristallo

Oggi dovrebbe essere il “giorno fatale”, ma sono mesi che si ripete questa sceneggiata e le decisioni vengono sempre rimandate.
Per azzardare previsioni su come andrà a finire ci vuole la “sfera di cristallo”. Io ci provo, è quello che ho sempre fatto scrivendo sul bolg.
L’accordo si troverà, in questo modo il Berlusca potrà continuare a suonare la grancassa del “salvatore della patria”. Il fatto che oggi si arrivi ad un accordo con i sindacati non vuol dire che sia trovata una soluzione equa al problema Alitalia e le ragioni sono le seguenti:
1. Le passività pregresse di Alitalia le pagheranno gli italiani (nell’accordo Air France KLM i debiti se li “puppavano” i francesi, anzi il Tesoro riceveva 170 milioni di euro, in tempi magri come questi “sputaci sopra”.
2. La CAI ha bisogno di almeno 3 miliardi di euro per far funzionare il baraccone, diciamo “ripulito” da esuberi e costi eccessivi.
3. Di questi 3 miliardi, uno o poco più è costituito dall’esborso dei “compagni di merenda” della cordata, e gli altri chi ce li mette? La banca?, in ogni caso la “fenice” parte con un bel debito.
4. Questo debito dovrà essere rimborsato ed in un momento difficile come questo per l’economia globale non credo che ci sia da stare allegri. La gente potrebbe volare di meno perché le tariffe non saranno più così vantaggiose, ecc…
5. Il piano è criticato da molti e quindi tra 3-4 anni ci potremmo trovare al punto attuale.
6. In tutto questo ragionamento ci potrebbe essere un piano “segreto” che rispecchia quello che io ho sempre sostenuto su questi post. Fusione tra Alitalia e AirOne e successiva cessione a Lufthansa.

Vedremo

mercoledì, settembre 17, 2008

Intervista rilasciata al Ministro Tremonti

Ieri sera il Ministro Giulio Tremonti è stato intervistato dal direttore del TG1 Gianni Riotta. L’oggetto dell’intervista erano le conseguenza per l’Italia dovute al clamoroso crac della banca d’affari Lehman & Brothers.
In sintesi il Ministro ha detto: noi siamo bravi perché la nostra economia si basa sulla produzione di beni e non sui “giochetti finanziari”. Per il Ministro l’espansione dell’economia USA è il frutto di un grande gioco delle “tre carte”.
Certamente c’è del vero in quanto dice perché è stata una follia pensare che si potessero fare soldi sui debiti contratti da altri. Il sistema di trasferire ad altri i debiti, e poi assicurare gli stessi debiti con strumenti complessi ed articolati, difficilissimi da capire, con i cosiddetti “derivati” ha portato ad una situazione insostenibile. Il risultato è purtroppo sotto gli occhi di tutti.
Ma il Ministro che parlava e sentenziava con toni tanto virtuosi è bene che si ricordi che il nostro debito pubblico raggiunge la cifra astronomica di 2.200 miliardi di dollari (non mi sono sbagliato con gli zeri). I finanzieri USA hanno commesso errori clamorosi ma la pubblica amministrazione italiana si comporta nello stesso modo, in maniera più subdola con una inefficienza strisciante dovuta a leggi e norme inutili e dannose.
Cosa succederebbe se i “creditori” dello stato esigessero quanto dovuto esattamente come i creditori di Lehman & Brothers ?. Sarebbe la bancarotta, il fallimento dello Stato.
Si dice che questo non può accadere, eppure è già successo, vedi il caso Argentina tanto per citare il più recente.
Dico al Ministro Tremonti di leggersi la favola di Fedro “I vizi degli uomini”
“Giove ci impose due bisacce: ci diede dietro le spalle quella (la bisaccia) piena dei propri difetti, pesante sospesa davanti al nostro petto. Per questo motivo non possiamo vedere i nostri difetti; non appena gli altri sbagliano siamo giudici severi.”

martedì, settembre 16, 2008

Federalismo fiscale

Da un po’ di tempo ero alla “caccia” del disegno di legge “Calderoli” di cui tanto si parla. Ho navigato sulla rete ma, niente, solo interviste e comunicazioni.
Anche sul sito del Governo solo chiacchiere…
Ieri ho trovato il testo su “Lavoce.info”, oggi finalmente il Governo si è deciso a pubblicare il testo. Leggete il testo del DDL, in realtà nulla è chiaro e definito, si rimanda a decreti che dovranno essere promulgati su questo e quello, il risultato sarà un caos incredibile, altro che semplificazione. Sulla “Lavoce.info” potete trovare alcune valutazioni interessanti.
Sono le “voci” fuori dal coro, gente che riflette e medita su certe follie populiste.

sabato, settembre 13, 2008

Si chiude la stalla quando i buoi sono scappati

Dalle news si apprende che il Governo vuole indagare sulle ragioni dell’aumento del prezzo di alcuni prodotti alimentari, pane, pasta, alcuni ortaggi. Il signor “Mister prezzo” batte un colpo. Questa è l’ennesima dimostrazione che provvedimenti di politica economica vengono presi in maniera intempestiva, sull’onda della emotività, sulla base di spinte populiste e con il solo scopo di generare un consenso immediato con esclusive finalità elettorali.
Si supponga che dopo le “accurate indagini”, la cui durata è facilmente immaginabile, gli organismi di controllo dovessero appurare l’irregolarità di certe operazioni potranno al massimo sanzionare con una molta l’azienda speculatrice. In pratica, se non ci sono fatti di natura penale, l’azienda pagherà una multa, soldi che andranno allo Stato.
E in un contesto simile mi dite qual è il vantaggio per il consumatore ?.
Il fatto di aver annunciato controlli può indurre gli speculatori e gli arraffoni a comportamenti virtuosi ?, io non lo credo.
Se si “naviga” sul sito dell’ISMEA si vedrà che il prezzo dei principali prodotti agricoli, alla produzione, negli ultimi mesi è diminuito di parecchio , in moltissimi casi ci siamo riportati ai livelli del 2006.
Gli aumenti odierni, spesso sconsiderati, sono il frutto del mancato funzionamento delle “leggi del mercato” a causa di una legislazione carente ed inconcludente.
Sono le “borse merci” dei prodotti agricoli che non funzionano, vi è una totale ignoranza sulle componenti della formazione del prezzo. Questa settimana le carote hanno un prezzo all’origine di € 0,13 al kg e arrivano al consumo ad € 1,25 (media nazionale vedi sito sms Consumatori) è quasi 10 volte tanto !!!!
E poi mi si dice che si devono fare indagini ?!!!
Vuol dire che è la logistica dei trasporti che non funziona. L’enorme pressione fiscale che incide sui passaggi tra le componenti della filiera, ogni fatturazione ha un costo incredibile.
Dica “mister prezzi” su un incremento di 10 volte il prezzo all’origine quanti soldi vanno al fisco !!!
Allora è inutile fare delle indagini a carattere propagandistico, mettete mano alle leggi, alle norme, alle regole che governano i mercati.
Nel breve i partiti di governo avranno qualche voto in meno ma nel futuro si potrebbero raccogliere frutti ben più sostanziosi.

giovedì, settembre 11, 2008

Un ricordo

Tanti della mia generazione si ricorderanno cosa stavano facendo nel pomeriggio dell’11 settembre 2001 quando nei modi più diversi vennero a conoscenza di quanto accadeva a New York
È stato un mio collega d’ufficio, collegato ad internet, a dirmi: è apparsa una notizia incredibile “Un aereo ha colpito uno dei due grattaceli delle Twin Towers”. La cosa aveva dell’incredibile!!!
Mi collego anch’io al sito della CNN e poco dopo il secondo aereo colpisce l’altra torre. In quegli attimi capisco che sta capitando qualcosa di terribile, ma non riesco a mettere “a fuoco” quello spaventoso evento. La nostra società non ha ancora superato quella catastrofe, ovvero non siamo ancora riusciti a comprendere sino in fondo le ragioni di chi ha compiuto quel misfatto.
È questo il motivo profondo della crisi che ancora oggi pervade il nostro vivere quotidiano.
Nel giorno del ricordo recito, nel silenzio, una preghiera per tutte le vittime innocenti cadute a causa di falsi ideali di fanatici assassini.

sabato, settembre 06, 2008

Articolo su Corriere della Sera

Sul Corriere della Sera Salvatore Bragantini ha scritto l’articolo dal titolo “I dubbi che lascia il copione Alitalia”, (5 settembre 2008) lo condivido completamente. Sul tema Alitalia è esattamente nel tono di questo blog.
Anche sulla “Voce.info” si sono letti articoli tanto simili, la cosa mi fa ancora più piacere perché le “voci” che mettono in dubbio il piano “fenice” vengono da persone autorevoli e, su sull’argomento, senz’altro molto più competenti di me.
Io sono uno stratega (Napoleone ovviamente !!), non un’economista.