domenica, gennaio 30, 2022

Elezione del Presidente Sergio Mattarella: la rivincita dei peones.

La Treccani definisce il termine: “nel linguaggio politico e giornalistico e con intenzione polemica, il termine indica quei militanti o deputati di grandi partiti che, privi di peso politico e senza cariche importanti, vengono esclusi dalle scelte più rilevanti e destinati a eseguire le decisioni degli organi dirigenti alla cui formulazione non hanno preso parte.

I grandi sconfitti sono i leader politici. Da Salvini a Conte, da Berlusconi a Letta, anche la Meloni non ha saputo giocare le sue “carte”. Questi leader con i loro tatticismi hanno messo in evidenza i loro bassi interessi personali. Credo proprio che molti parlamentari, presenti in tutti gli schieramenti, frustrati dalle manovre e manovrine dei loro capi, votando Mattarella, in un crescendo di consenso, abbiano dato una prova di grande responsabilità e hanno deciso di dare voce al vero sentimento popolare.

In questo particolare momento gli italiani si fidano di Mattarella e Draghi.

Lo ha capito anche Casini, mettendosi da parte.

Mattarella, nel breve discorso pronunciato dopo aver conosciuto ufficialmente l’esito della votazione, si fa carico di un compito difficilissimo, è conscio che il prossimo mandato si presenta ben più difficile di quello appena concluso.

La dirigenza dei partiti politici è stata sconfitta e umiliata, ma chi la può sostituire? chi sono i nomi, i volti nuovi, di cui abbiamo bisogno?

Nel rispetto della Costituzione, con quali strumenti il Presidente della Repubblica può e deve favorire il rinnovamento di cui abbiamo assoluto bisogno.?

I parlamentari si sono riscattati con una prova di grande democrazia. È stato un passo importante speriamo non sia il primo e l’ultimo.