venerdì, giugno 06, 2014

Contro lo spreco dei prodotti alimentari – riflessione del mattino.



Da un po’ di tempo si parla del cibo che sprechiamo e soprattutto quanto ci costa buttare nella spazzatura tanti alimenti.
In parte siamo responsabili di tutto questo, ci siamo fatti prendere la mano dalla data di scadenza, dalla paura che tutto ciò che mangiamo se non è perfetto può cagionare malanni. Allora basta una macchiolina, un colore un po’ scuro, ecc.. e si apre la pattumiera.
Mi chiedo però se questo “spreco” domestico sia poi così rilevante. Fare delle statistiche è estremamente difficile.
Credo che il maggior “spreco” in termini di valore e quantità sia a livello di ristorazione e grande distribuzione organizzata (GDO).
In questi giorni è stato dato grande risalto al rapporto dei Carabinieri del NAS sui controlli sugli alimenti, nei ristoranti, ecc… e le maggiori infrazioni riguardavano proprio i “prodotti NON conformi”.
Le strutture serie adibite alla distribuzione degli alimenti e dei cibi sono nei fatti costrette a “sprecare”.
In questo contesto contraddittorio mi chiedo, se lo “spreco” ha un costo, quanto ci costa NON sprecare?
È un aspetto da valutare, non credete?

lunedì, giugno 02, 2014

La truffa del “Brunello di Montalcino”: ricordiamoci che è solo vino



Puntualizzo. Si parla di truffa, frode, inganno ovvero viene venduto del normalissimo vino per altro, l’obiettivo è quello di lucrare in modo ingannevole.
Non si tratta di sofisticazione mediante l’uso di sostanze vietate (ad esempio in Italia è vietato zuccherare il vino, un po’ di zucchero male non ha ..) oppure dannose alla salute. Se si mettono in vendita prodotti sofisticati si può mettere a rischio la salute pubblica e per i furfanti sono guai.
Per i truffatori cosa volete mai, con i tempi della giustizia, quelli il sole a strisce dietro le sbarre non lo vedranno mai.
Si parla di maxi sequestro, ma in fin dei conti sono 30 mila bottiglie su circa 10 milioni, ovvero lo 0,3%.
Ma veniamo al motivo della truffa, quello dell’illecito guadagno, si vende a 100 euro un prodotto che ne vale  1 o 2.
Ma perché del vino raggiunge cifre così folli? Sappiamo che certe bottiglie hanno raggiunto la quotazione di 1500 euro, queste sono semplici follie, la prova che nel mercato c’è qualcosa che non va.
Non è eticamente accettabile che del vino per quanto buono possa raggiungere tali quotazioni di mercato.
Sappiamo che produrre vino di pregio costa parecchio, l’attenzione nella raccolta e lavorazione delle uve, la lavorazione, il lungo invecchiamento, ecc… tutte cose di cui si deve tener conto, ma a questi livelli c’è dell’altro.
Da un punto di vista del mercato tali quotazioni sono possibili solo perché si riusciti a realizzare un mercato monopolistico della marca o del marchio.
Nel mercato tanto più un prodotto è scarso, in presenza di una elevata domanda, maggiore sarà il prezzo.
Sappiamo perfettamente che nel mondo ci sono persone straricche, la stampa ha riportato spesso negli ultimi tempi, le anomalie nella distribuzione del reddito in tutti i paesi.
Con sapienti operazioni si è riusciti a fra credere che il vino possa diventare un bene con il quale affermare ed ostentare la propria ricchezza.
Tutto questo NON va bene.
Truffare è un reato e la truffa quale che sia è da deplorare e censurare ma è altresì necessario combattere tutti i monopoli, la principale fonte di tutti i nostri problemi.
Il vino ne è solo un esempio !!!!!