giovedì, settembre 05, 2019

Partiti e governi: una questione di colori.


Ho votato per le elezioni politiche la prima volta nel 1974
I colori erano questi: bianco = Democrazia Cristiana (DC); rosso = PartitoComunista (PCI) al rosso apparteneva anche tutto il mondo socialista con tante sfumature (non di grigio…) dal "tradizionale" Partito Socialista (PSI) all'estrema sinistra di Democrazia Proletaria (DP), questi ultimi più rossi del PCI. al rosa pallido dei Socialisti Democratici (PSDI); verde = Partito Repubblicano e infine il nero = Movimento Sociale (MSI-AN), anche se il simbolo del partito era quello di una fiamma tricolore.
Bei tempi quelli, colori ben definiti, anche se in ciascuno dei partiti non mancavano le sfumature, ovviamente più o meno accentuate.
I governi erano dominati dal bianco della DC, perché il bianco è un colore acromatico, è il colore della luce, si ottiene cioè dall'insieme dei tre colori primari, il verde, il blu e il rosso.
La DC era anche detta la "balena bianca" proprio perché ingombrante e inglobante, tante visioni diverse.
Tra i partiti del 1974 mi sono dimenticato del Partito Liberale (PLI) (quello di Giovanni Malagodi, se lo ricorderanno quelli che hanno i capelli bianchi come i miei) che si presentava con il tricolore. Siccome non era né bianco, né rosso, né verde è sparito.
Nel tempo i colori restano ma i partiti che fine hanno fatto?
Con la caduta del muro di Berlino e con tangentopoli tutto si sconvolge, i rossi del PCI e i socialisti del PSI non sanno più che colore prendere, via il rosso, poi un po’ di bianco (vi ricordate la "margherita"), anche perché i bianchi della DC si scompongono in un "arcobaleno". Il verde subisce delle metamorfosi politiche simili a quelle di un camaleonte. Il verde da repubblicano diventa prima verde ambientalista e poi verde leghista.
In tutto questo turbine di colori mi stavo dimenticando di Forza Italia che nel 2006 (ho controllato su Wikipedia) aveva un simbolo nel quale emergeva l'azzurro italico, con la scritta in bianco "Vota Berlusconi".
Soffermiamoci un attimo sul "tricolore". Del Partito Liberale ho già detto è sparito, ma pensateci un attimo il tricolore che appare sia per il PD che per Forza Italia è davvero azzeccato? Spariranno anche loro?
La Meloni con Fratelli d'Italia ha ridotto la "fiamma" missina ad una sorta di lumino da cimitero, forse perché ha capito che troppi colori nel partito non giovano.
Il M5S ha nel simbolo molti colori, il bianco, il rosso, il nero, forse per il colore delle stelle gli è stato attribuito il colore giallo. Mah! Saperlo.
Con tutti questi colori a disposizione è nato prima il governo giallo-verde, che si è sbiadito rapidamente e adesso quello giallo-rosso.
Si tratta di un passaggio di colore interessante perché mica lo hanno battezzato governo giallo-tricolore, vuol dire che il PD di oggi è la sinistra rossa di ieri? Se così è siamo ben messi!!!
Morale, tutti questi colori ci fanno girare la testa.
A quando un bel monocolore?
Ci tocca rimpiangere quello della DC.