sabato, ottobre 27, 2012

Berlusconi condannato

Progetto per la nascita del Partito Italiano Per la Rivoluzione PIPR (l'acronimo si pronuncia PiPiErre)
Ci sto lavorando, vi piace ?.

mercoledì, maggio 30, 2012

Parmigiano – Terremoto – solidarietà


In questo momento esprimo tutta la mia solidarietà a chi sta soffrendo per le perdite che ha subito.
Ieri mattina 30 minuti dopo aver postato c’è stato un secondo violentissimo terremoto che ha interessato una vasta zona contigua a quella già colpita dal terremoto del 20 maggio.
I danni sono ingentissimi, con morti e feriti.
Data l’entità dei danni si dovrà intervenire ed è ovvio che saranno necessari aiuti economici da privati e dallo Stato, l'importante sarà procedere in modo serio e concreto lasciando perdere certi provvedimenti irrealizzabili e demagogici.

martedì, maggio 29, 2012

Il finanziamento pubblico ai partiti ? risposta NO


Gli attuali partiti devono dimostrare di possedere gli strumenti per "rigenerarsi", ovvero diventare soggetti nuovi, competenti, innovativi, propositivi, vicini alle difficoltà della gente, stimolare la partecipazione delle componenti più "sane" della società.
Essere i portatori di una etica del "servire per il bene dello Stato" e non dell'essere detentori di privilegi ignobili.
(Occorre riflettere sul caso Parma).
Occorre risolvere il problema alla radice.
Operando in modo semplice e trasparente, ovvero:
1° abolizione del finanziamento pubblico.
2° i partiti politici devono essere Associazioni riconosciute sulla base delle leggi attuali (perché farsi un vestito che cambia come la moda?).
3° I cittadini che si iscrivono al partito sono tenuti al pagamento di una quota.
4° l'importo della quota è deciso dall'assemblea degli iscritti o loro delegati come sarà stabilito dallo statuto che ciascun partito (Associazione) si darà.
5° nessun limite all'importo del contributo con il vincolo che può essere fatto solo da persone fisiche.
6° il contributo / quota iscrizione è da considerarsi una "liberalità"
7° il contributo / quota iscrizione non può essere in forma anonima
8° ogni anno, il partito (associazione), pubblica l'elenco di coloro che hanno versato contributi riportando oltre i dati anagrafici anche l'importo versato.
9° il partito (Associazione) è tenuta a redigere il bilancio come tutte le associazioni ed è soggetto a tutte le forme di controllo previste dalla legislazione attuale.

Devono essere gli iscritti i primi ad esercitare il "controllo", se il Partito dimostra di saper spendere bene ed onestamente i soldi che riceve non ci saranno problemi.

Parmigiano – Terremoto – vendita diretta una altra catastrofe


La vendita di formaggio “terremotato” provocherà più danni del terremoto stesso e vi spiego il perché.
La Coldiretti per l’ennesima volta da prova di quali “guasti” reca all’agricoltura.
Sul Corriera della sera di domenica 27 maggio a pag. 23 sotto i, titolo cubitale “Grandi sforzi e difficoltà ma gli aiuti funzionano” è riportato un riquadro dal titolo: “Dopo i crolli Prime vendite di Parmigiano” e si scrive: “C’è stata una vera gara di solidarietà alla prima vendita dei 12 milioni di chili di Parmigiano Reggiano recuperato dai magazzini di stagionatura distrutti da terremoto (foto Ansa)”. Lo rende noto la Coldiretti che quantifica danni per 250 milioni di euro per il solo settore agroalimentare.
Osservazioni a questa tale citazione:
1.   …prima vendita dei 12 milioni di chili...", ma ci si rende conto di che entità si parla? Un po’ di dati:
a.   Ogni anno si producono ca. 3 milioni di forme
b.   Sono ca. 6 milioni le forme nei magazzini perché si vende formaggio a differente stagionatura
c.   Il consumo annuo è di ca. 100 mila tonnellate ovvero 100 milioni di chili.
d.   Un abitante consuma ca. 1,5 chili di formaggio all’anno.
e.   La grande distruzione vende ca. il 70 % di tutto il Parmigiano.
f.    La distribuzione tradizionale ca. il 19 %.
g.   La “vendita diretta” non più del 2% tradotto in chili diciamo 2 milioni di chili.
h.   12 milioni di chili corrispondono a ca. 300 mila forme ovvero il 10% di tutto il formaggio prodotto ed il 5% di quello presente nei magazzini.
2.   …recuperato dai magazzini distrutti..”, ma come si possono dire certe scemenze, 300 mila forme sono 10 mila tonnellate. Un autotreno può trasportare diciamo 20 tonnellate, insomma si tratta di 500 camion che avrebbe trasportato tutta questa merce in una settimana. Non può che essere una “bufala”.
3.   La foto. Da giorni e giorni è sempre la stessa, cambia l’inquadratura, il dettaglio ecc. La stessa forma crepata, siccome ce n’è una lo sono tutte ? dove sono le altre 299.999 forme “distrutte”.

Da queste osservazioni si può facilmente capire come è impossibile vendere direttamente 12.000.000 di chili di formaggio se in un anno attualmente se ne vendono solo 2 milioni e dico in un anno intero.
Le conseguenze sul mercato
L’immissione di una così rilevante quantità di formaggio provocherebbe un “tracollo” delle quotazioni di mercato già oggi in forte calo rispetto all’anno scorso (vedi quotazioni).
Il formaggio venduto direttamente (sempre che sia tecnicamente possibile) provocherebbe un forte calo di vendite nella grande distribuzione con la conseguente riduzione della domanda complessiva e quindi una ulteriore contrazione delle quotazioni.
In pratica ad un momentaneo vantaggio, determinato dalla vendita diretta a prezzi maggiori di quelli attuali, seguirebbe un periodo di forte calo delle quotazioni e conseguentemente nell’anno la perdita sarebbe molto maggiore rispetto ad una situazione “normale”.

È questo che la Coldiretti non capisce. Non è con la solidarietà ingannevole da terremoto che si risolvono i problemi di mercato di questa produzione di pregio.

venerdì, maggio 25, 2012

Parmigiano – Terremoto – troppe coincidenze.


Il giorno 23 maggio, l’altro ieri, mi sono arrivate 2 mail con lo stesso oggetto: “azienda agricola CASUMARO: IL TERREMOTO DISTRUGGE MA NOI CI RIALZIAMO”.
Il terremoto è stato forte, abito ad almeno 60 km dall’epicentro e mi sono svegliato in piena notte. È facile supporre che i danni alle cose siano ingenti, soprattutto per gli edifici “datati” quelli cioè non costruiti prima della emanazione di norme anti sismiche. Gli edifici rurali avranno senz’altro sofferto di più, sono datati, sono vecchi, tanti presentano crepe e forse hanno problemi di staticità, la violenta scossa può aver dato il cosiddetto “colpo di grazia”.
La richiesta di “aiuto” da parte di un produttore di latte che viene trasformato in formaggio Parmigiano Reggiano può essere pertanto più che lecita e giustificata, quindi ho letto la mail con una certa propensione alla solidarietà.
Ma è difficile dimenticarsi delle cose che si “masticano” sempre e mi sono detto: nella “bassa modenese” verso est ci sono pochi caseifici 4 o 5 al massimo; le forme che si danneggiano più facilmente sono quelle che cadono dall’alto; la foto, nella mail, mostra la struttura del magazzino apparentemente intatta, mentre le “scalere” si sono sdraiate le une sulle altre con un effetto “domino”; le forme non sono cadute ma si trovano accatastate le une sulle altre quindi non si saranno danneggiate tutte, ma solo una modesta percentuale; perché proporre la vendita di tutto il formaggio quando è senz’altro più opportuno procedere ad una immediata rimozione delle forme soprattutto quelle “giovani” ?, così non possono stare fino alla vendita; nel magazzino ci sarebbero 30.000 forme che tagliate nelle tradizionali “punte” da un kg fanno qualche cosa come un milione (1.000.000) pezzi si tratta di una quantità enorme da vendere se non si ha una struttura ed una organizzazione considerevole. Insomma per tutte queste ragioni la cosa mi è sembrata frutto della solita disorganizzazione italiana, si “buttano” lì delle iniziative ma poi non si pensa a tutto il resto.
Ieri mattina alla trasmissione su Rai uno “Uno mattina” vero le 7,00 è intervenuto il Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e ha fatto un discorso che mi ha fatto semplicemente rabbrividire.
Ha riferito che il 10% della produzione di formaggio Parmigiano era compromessa, addirittura la filiera sta correndo seri problemi.
Ha chiesto contributi per lo stoccaggio, quindi il solito “piangere miseria” degli agricoltori.
Tra gli addetti è noto che nell’ultimo anno si è registrato un aumento della produzione di quasi l’8% e di conseguenza i prezzi del formaggio sono in deciso calo.
Si vuole approfittare del terremoto per dare una “sistematina” al mercato, tutto ciò sarebbe ignobile.
Intanto nella giornata di ieri ho ricevuto altre 5 mail !!!
Sul sito del Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano è presente una nota in linea con quanto riferiva Politi.
Una decina di caseifici coinvolti, ma solo uno ha dovuto interrompere la produzione. Voglio ricordare che i caseifici che produzono Parmigiano Reggiano sono oltre 300.
Nella zona ci sono però solo 5 caseifici, e forse un paio di magazzini per la stagionatura, sarà ?. Il Consorzio minimizza sul danno complessivo alla filiera. Un pò di pudore !!!
Chi ha lanciato l’iniziativa, Filiea corta e Arci Modena  per la prenotazione via mail ne ha ricevute oltre 9000 e non sa come far fronte alle richieste.
Dico 9000, un nulla se si pensa che il caseificio dovrebbe vendere 1.000.000 pezzi per vuotare il magazzino.!!!
Questa vi sembra una iniziativa sensata?.
Ecco un esempio del pressapochismo e improvvisazione che è tipico del nostro mondo agricolo.
Così non si va da nessuna parte.!!!

martedì, maggio 08, 2012

Dear Monti, reread Smith, is essential.

These days have been published in the Corriere della Sera data on GDP divided by industry production. If you compare the data with the drop in tax, you can easily conclude that the increase in the tax burden is causing the reduction of the wealth of the country.Raising taxes does not mean increasing the price of the goods and if not simultaneously increase the productivity of labor, the result can only be a reduction in purchasing power and an impoverishment of the whole society.Another aspect which should reflect Mountains regards the tax system and ways of acting and the tax collectors.Smith compares taxation in Great Britain and France. The first in 1775 has a population of 8 million inhabitants and tax revenue amounted to approx. 10 million pounds, the second has almost 30 million inhabitants, but the revenue does not reach 15 million. In addition, Smith points out in France the population is in poverty far more marked than in Britain despite the presence of large cities and the wealth of the nation, referring to the capital, is undoubtedly superior to that of Great Britain.The problem stems from the fact, and Smith shows, that the French tax system is much more unfairly than English.Not only is unfairly oppressive but also in the controls when the tax-invasive and pervasive induce the citizen to renounce to the creation of new productive activities. Even at that time a tax caused the excessive "capital flight" and fiscal evasion.Dear Monti, you absolutely must change course.You have to put hand to the expense of the state. I understand that this is a complex operation whose results will be seen only years later, but you have to start with just gestures "demonstration" but capable of launching major signals.Dear Monti make the list of cuts that you want to do and how we would save. You called Bondi to help you out Well I hope you gave him this task.Just a few examples:The end of funding to all the various trade union bodies both direct and indirect, but not among years now. How much money goes to organizations associations etc. ..Obviously the end of public financing of parties. If the city wants to finance a party can do, of course, issue a receipt ...The immediate halt of all expenses for consulting and professional positions throughout the government. Universities are the cream of consultants and the state pays them twice, first with the salary and the second with a plot? And no, if we are in a period of lean enough to these privileges.I understand that the health authority employees receive extra compensation for the courses on the use of defibrillators. But it seems logical that everything costs us health!!The list is long, but I am sure that in the end it really is billions of euros because if you have to save it must also be able to sum the individual euro.

Caro Monti, rileggi Smith, è indispensabile.


In questi giorni sul Corriere della Sera sono stati pubblicati i dati sul PIL suddivisi per branca produttiva. Se si confrontano i dati del calo con l’imposizione fiscale, si può facilmente concludere che l’aumento della pressione fiscale sta provocando la riduzione della ricchezza del paese.
Aumentare le tasse non vuol dire aumentare il prezzo dei beni e se contemporaneamente non aumenta la produttività del lavoro, il risultato non può che essere la riduzione del potere d’acquisto e quindi un impoverimento di tutta la società.
Un altro aspetto sul quale deve riflettere Monti riguarda il sistema fiscale e i modi di agire del fisco e degli esattori.
Smith confronta l’imposizione fiscale in Gran Bretagna e in Francia. La prima nel 1775 ha una popolazione di 8 milioni di abitanti e il gettito fiscale ammonta a ca. 10 milioni di sterline, la seconda ha quasi 30 milioni di abitanti, ma il gettito non raggiunge i 15 milioni. Inoltre rileva Smith in Francia la popolazione si trova in condizione di povertà assai più marcata di quella della Gran Bretagna nonostante la presenza di grandi città e la ricchezza della nazione, riferita al capitale, è senza dubbio superiore a quella della Gran Bretagna.
Il problema deriva proprio dal fatto, e Smith lo dimostra, che il sistema fiscale francese è molto più sperequato di quello inglese.
Non solo è sperequato ma è anche vessatorio, in quando i controlli del fisco invasivi e pervasivi inducono il cittadino a rinunciare alla creazione di nuove attività produttive. Anche ai quei tempi un fisco eccessivo provocava la “fuga dei capitali” e l’evasione fiscale.
Caro Monti, devi assolutamente cambiare rotta.
Bisogna mettere mano alla spesa dello stato. Capisco che si tratta di un’operazione complessa i cui risultati si vedranno solo dopo anni, ma bisogna iniziare anche solo con gesti “dimostrativi” ma in grado di lanciare segnali importanti.
Caro Monti fai l’elenco dei tagli che vorresti fare e quanto ci farebbero risparmiare. Hai chiamato Bondi a darti una mano ebbene spero che tu gli abbia dato questo compito.
Solo qualche esempio:
La fine dei finanziamenti a tutti i vari organismi sindacali sia diretti che indiretti, ma non fra anni da subito. Quanti soldi vanno ad associazioni enti ecc..
Ovviamente la fine del finanziamento pubblico dei partiti. Se il cittadino vuol finanziare un partito lo può fare, ovviamente rilascia una ricevuta…
Il blocco immediato di tutte le spese per consulenze ed incarichi professionali in tutta la pubblica amministrazione. Nelle Università ci sono il fior fiore di consulenti e lo stato li paga due volte, la prima con lo stipendio e la seconda con una parcella? E no, se siamo in un periodo di vacche magre basta a questi privilegi.
Mi risulta che i dipendenti delle ASL ricevono compensi extra per tenere i corsi sull’uso dei defibrillatori. Ma vi sembra logico con tutto quello che ci costa la sanità !!!!!
L’elenco sarebbe lunghissimo ma sono certo che alla fine si tratta veramente di miliardi di euro perché se si deve risparmiare si devono poter sommare anche i singoli euro.

lunedì, aprile 30, 2012

A "refresher" for Mister Monti

The economist Monti will no doubt read and studied the fundamental work of Adams Smith's "Wealth of Nations", but as time passes and unfortunately they forget many things. I read Smith in his youth and the reinterpretation of these days is very enlightening.
Monti should review some pages and then advise him on the fifth book, "The revenue of the King and the Republic", in particular I want to mention just a few paragraphs: 
"The high taxes, sometimes by reducing the consumption of taxed goods and sometimes encouraging ' evasion, often give the government an entry for less than it could obtain from more moderate taxes.When the decrease in the entry is the effect of reduced consumption, there can only be a remedy, to reduce the tax.When the decrease in the entry is caused from encouragement given evasion can be remedied in two ways: either by reducing the temptation evasion, or increasing the difficulties. The temptation evasion can only diminished by reducing the tax, and evasion of the difficulties can be increased only by establishing the most appropriate management system to prevent it. 

"Taken from: The great classics of economics - The Wealth of Nations - Adam Smith - Vol 2 - Il Sole 24 Ore - 2010, p. 1065
So should reflect Monti. If the tax increase reduces consumption too may get a lower yield. It is true that mainly affects the sting house and so this property is difficult to remove from the controllers, but if tax evasion is very high increases.
Smith says as well the appropriate approach is prevention, so if the IMU is too high the phenomena of evasion or disobedience "type Lega" though still very questionable and reprehensible may give rise to a much lower revenue than expected.
With the IRS could not make 2 plus 2 equal 4.
Dear Monti your work is valuable, but do not pull too tight a rope too, may be broken.It would be a total disaster!

Un “ripasso” per Monti

L’economista Monti senz’altro avrà letto e studiato l’opera fondamentale di Adams Smith “La ricchezza delle nazioni”, ma il tempo passa e purtroppo si dimenticano tante cose. Ho letto Smith in età giovanile e la rilettura di questi giorni è davvero illuminante.
Sarebbe utile che anche Monti rileggesse alcune pagine ed allora gli consiglio il libro quinto “Le entrate del sovrano e della repubblica”, in particolare voglio citare solo alcuni capoversi: “Le imposte elevate, talvolta riducendo il consumo delle merci tassate e talvolta incoraggiando l’evasione, danno spesso al governo un’entrata minore di quella che potrebbe ottenere da imposte più moderate.
Quando la diminuzione dell’entrata è effetto della diminuzione del consumo, può esserci soltanto un rimedio, quello di ridurre l’imposta.
Quando la diminuzione dell’entrata è causata dall’incoraggiamento dato all’evasione si può rimediare in due modi: o riducendo la tentazione all’evasione, o aumentandone le difficoltà. La tentazione all’evasione può diminuita soltanto riducendo l’imposta; e le difficoltà all’evasione possono essere accresciute soltanto stabilendo il sistema di amministrazione più idoneo a prevenirla.” Tratto da: I grandi classici dell'economia - La ricchezza delle nazioni - Adam Smith - Vol. 2 - Il Sole 24 Ore - 2010; pag. 1065
Quindi Monti dovrebbe riflettere. Se l’aumento delle tasse riduce eccessivamente i consumi potrebbe ottenere un gettito minore. È pur vero che la stangata colpisce soprattutto la casa e quindi questo bene è difficile da sottrarre ai controllori, ma se l’imposta è molto elevata aumenta l’evasione.
Come ben afferma Smith il metodo più idoneo è la prevenzione, quindi se l’IMU è troppo elevata i fenomeni di evasione o disobbedienza “tipo lega” anche se assai discutibili e censurabili potrebbero dar luogo ad un gettito assai inferiore al previsto.
Con il fisco 2 più 2 potrebbe non fare 4.
Caro Monti il tuo operato è pregevole, ma non tirare troppo una corda fin troppo tesa, potrebbe spezzarsi.
Sarebbe il disastro totale !!!

domenica, aprile 08, 2012

RIVOLUZIONE, RIVOLUZIONE, RIVOLUZIONE !!!!

A tutte le donne e gli uomini che:

1. Come impiegati e dirigenti della pubblica amministrazione svolgono con diligenza e consapevolezza il proprio dovere al servizio del cittadini, perché in loro è profondo il senso dello Stato;

2. Come operai, impiegati e dirigenti lavorano nelle imprese che producono bene e servizi per incrementare il benessere della società nella quale vivono.

3. Come imprenditori, agiscono non solo per il proprio tornaconto ma per l’impresa che gestiscono, consapevoli che così facendo garantiscono un futuro di benessere all’intera società;

4. Come professionisti mettono a disposizione di chiunque le proprie competenze chiedendo giusti ed equi compensi.

Tutta questa gente deve diventare un fiume in piena per travolgere una classe politica corrotta, traviata, depravata, falsa, fraudolenta, che ha come unico scopo il proprio tornaconto, che ha il coraggio di promuovere spot contro gli evasori fiscali (pagare le tasse è il primo dovere del cittadino) che contengono palesi falsità. Mai lo stato italiano incassando più soldi è diventato più “risparmioso”, anzi è proprio vero il contrario, più incassa e più spende.

Questa classe politica ci spreme come dei limoni e poi con i nostri soldi si compra le macchine di lusso, i titoli di studio, le case, ecc.. In pratica ruba ai poveri e dona ai ricchi / potenti.

Che schifo !!!

Se fosse vero anche solo il 10% di ciò che i magistrati ci stanno svelando sui traffici degli amministratori dei partiti politici ci sono tutte le ragioni per una rivoluzione.

Secondo voi questa classe politica, questa “casta”, come l'ha ben definita Izzo e Stella ha al proprio interno gli uomini e le donne per una vera “rinascita”.

Lo dubito.

In questi giorni tutti fanno i puri, ed auspicano “trasparenza” ecc.. sono balle!!!

I partiti politici in Italia sono “Associazioni non riconosciute” in pratica, da un punto di vista, patrimoniale sono come una “bocciofila”, ma vi sembra giusto? (senza offesa per la bocciofila ovviamente).

Si può comprendere l’anelito di libertà del dettato costituzionale, nulla deve impedire a qualunque cittadino di aggregarsi e dare origine ad una formazione politica, questo è il sale della democrazia, ma al tempo stesso siccome una formazione politica riceve soldi dallo Stato ecco allora che il controllo deve essere dei più rigorosi, e gli uomini che la dirigono devono essere della più limpida moralità.

Il bilancio non solo deve essere pubblico, ma ogni centesimo deve essere rendicontato e giustificato.

Oggi siamo governati da “tecnici”, che poi tanto tecnici non sono perché ogni giorno prendono provvedimenti di tipo “politico”, perché la politica non era più in grado di svolgere le sue più elementari funzioni.

Questa è la più semplice dimostrazione che c’è bisogno di una RIVOLUZIONE.