martedì, maggio 08, 2012

Caro Monti, rileggi Smith, è indispensabile.


In questi giorni sul Corriere della Sera sono stati pubblicati i dati sul PIL suddivisi per branca produttiva. Se si confrontano i dati del calo con l’imposizione fiscale, si può facilmente concludere che l’aumento della pressione fiscale sta provocando la riduzione della ricchezza del paese.
Aumentare le tasse non vuol dire aumentare il prezzo dei beni e se contemporaneamente non aumenta la produttività del lavoro, il risultato non può che essere la riduzione del potere d’acquisto e quindi un impoverimento di tutta la società.
Un altro aspetto sul quale deve riflettere Monti riguarda il sistema fiscale e i modi di agire del fisco e degli esattori.
Smith confronta l’imposizione fiscale in Gran Bretagna e in Francia. La prima nel 1775 ha una popolazione di 8 milioni di abitanti e il gettito fiscale ammonta a ca. 10 milioni di sterline, la seconda ha quasi 30 milioni di abitanti, ma il gettito non raggiunge i 15 milioni. Inoltre rileva Smith in Francia la popolazione si trova in condizione di povertà assai più marcata di quella della Gran Bretagna nonostante la presenza di grandi città e la ricchezza della nazione, riferita al capitale, è senza dubbio superiore a quella della Gran Bretagna.
Il problema deriva proprio dal fatto, e Smith lo dimostra, che il sistema fiscale francese è molto più sperequato di quello inglese.
Non solo è sperequato ma è anche vessatorio, in quando i controlli del fisco invasivi e pervasivi inducono il cittadino a rinunciare alla creazione di nuove attività produttive. Anche ai quei tempi un fisco eccessivo provocava la “fuga dei capitali” e l’evasione fiscale.
Caro Monti, devi assolutamente cambiare rotta.
Bisogna mettere mano alla spesa dello stato. Capisco che si tratta di un’operazione complessa i cui risultati si vedranno solo dopo anni, ma bisogna iniziare anche solo con gesti “dimostrativi” ma in grado di lanciare segnali importanti.
Caro Monti fai l’elenco dei tagli che vorresti fare e quanto ci farebbero risparmiare. Hai chiamato Bondi a darti una mano ebbene spero che tu gli abbia dato questo compito.
Solo qualche esempio:
La fine dei finanziamenti a tutti i vari organismi sindacali sia diretti che indiretti, ma non fra anni da subito. Quanti soldi vanno ad associazioni enti ecc..
Ovviamente la fine del finanziamento pubblico dei partiti. Se il cittadino vuol finanziare un partito lo può fare, ovviamente rilascia una ricevuta…
Il blocco immediato di tutte le spese per consulenze ed incarichi professionali in tutta la pubblica amministrazione. Nelle Università ci sono il fior fiore di consulenti e lo stato li paga due volte, la prima con lo stipendio e la seconda con una parcella? E no, se siamo in un periodo di vacche magre basta a questi privilegi.
Mi risulta che i dipendenti delle ASL ricevono compensi extra per tenere i corsi sull’uso dei defibrillatori. Ma vi sembra logico con tutto quello che ci costa la sanità !!!!!
L’elenco sarebbe lunghissimo ma sono certo che alla fine si tratta veramente di miliardi di euro perché se si deve risparmiare si devono poter sommare anche i singoli euro.

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