mercoledì, giugno 30, 2021

Due rivoluzioni

Sono nato nel 1954, mi sarebbe piaciuto nascere 200 anni prima.

Non era facile sopravvivere ai primi anni di vita, una banale infezione batterica poteva ucciderti per non parlare delle tante malattie virali per le quali non c’era alcuna cura, solo le preghiere.

Nel pieno della mia vita averi però assistito ai due più grandi avvenimenti che plasmano la società attuale: la rivoluzione americana e la rivoluzione francese.

Oggi mi tocca leggere della stucchevole lite tra un ex pseudo comico che ha voluto fare il rivoluzionario senza fare la rivoluzione e un ex Presidente del Consiglio, molto esperto nella attività “lobbistica” tipica del professori universitari (questa la conosco, credetemi).

Grillo con 300 parlamentari non ha combinato nulla, perché ognuno ha dedicato la maggior parte del proprio tempo proprio a quei maneggi politici che tanto disprezzavano. La ragione di ciò è dovuta alla generale scarsa preparazione, al basso livello culturale, alle scarse conoscenze della storia e delle più elementari teorie in campo economico e sociale. Queste mie considerazioni si basano sulla modestia e inconsistenza dei provvedimenti approvati sino ad ora dal Parlamento.

Veniamo a Conte. Ieri professore universitario, oggi Presidente del Consiglio. Intendiamoci, non è uno stupido e ha imparato in fretta, ma anche lui è figlio di questi tempi in cui i politici “tirano a campare”, a tenersi stretta la poltrona

Chi vuole cambiare veramente il mondo non se ne sta certo in un aula del Parlamento.

Questa è la grande differenza tra l’oggi e quel fine ‘700 (4 luglio 1776 – 14 luglio 1789).

I rappresentanti del popolo riuniti in assemblee hanno cercato di plasmare le società perché uomini e donne liberi potessero conseguire la felicità e il benessere.

Oggi i nostri rappresentati si riuniscono per fare soprattutto gli affari loro.

Che tristezza….