Sono veramente preoccupato per queste elezioni, temo il PDL. In questo partito sono confluite persone di varia provenienza, che potrebbero essere sensibili dal fascino del “dittatore democratico” incarnato nella figura di Silvio Berlusconi. Sono veramente tante le frasi che si sono dette in merito al fatto che c’è bisogno di modificare il processo decisionale che porta alla approvazione di una legge. Il frequente ricorso al “decreto legge” ne è una testimonianza, così come la legge delega sul “federalismo” presenta tanti pericoli perché il Parlamento approverà una legge dall’impatto rilevantissimo senza sapere quanto ci costa il tutto. Una cosa veramente inconcepibile per una democrazia parlamentare.
Il nostro ordinamento rimane particolarmente carente sotto il profilo dell’equilibrio tra i poteri dello Stato. Non è pensabile che la Magistratura debba continuamente svolgere il ruolo di “cane mastino” per questa o quella malefatta di questo o quel politico.
Anziché pensare al “federalismo fiscale” che alla fine si trasformerà in una moltiplicazione di centri di poteri (si veda quello che è successo con le regioni) sarebbe stato più opportuno riprogettare la “macchina amministrativa” dello Stato per far si che al proprio interno di mettano a punto strumenti di controllo tali da evitare lo scempio che è sotto gli occhi di tutti.
Fini ritiene di essere l’erede di Berlusconi anche solo per una questione generazionale, ma deve stare attento il berlusconismo piace a troppi e lui corre rischio di prestare la sua faccia solo per una democrazia di facciata e non di sostanza.
Alle prossime elezioni NON votate PDL, dare a questo partito il 50% dei voti è troppo pericoloso.
Io so cosa vuol dire la Dittatura, volevo solo il bene della Francia, nulla ho fatto per me eppure sono diventato un Dittatore e solo nei lunghi giorni trascorsi sulla scoglio di Sant’Elena mi sono reso conto dei tanti errori commessi.