Stiamo proprio assistendo ad una farsa. Anche ieri una categoria del personale di Alitalia ha fatto sciopero. Della notizia al telegiornale ricordo solo il fatto dello sciopero non certo chi lo ha fatto e soprattutto le ragioni.
Dipendenti Alitalia scioperate pure, più debiti ci sono e meglio è per chi comprerà, ovvero dovrà pagare sempre meno. Se le notizie sono attendibili il “buco” 2006 è di poco più di un miliardo di euro. Che fine ha fatto il “regalo” del berlusca ?, se non ricordo male, un mezzo miliardo di euro (diciamocelo mi poco !!!). Sindacati, in questa circostanza vi toccherà parlare bene dell’odiato ed antipatico “lombardo”. La compagnia se gli è “mangiati” in due anni….
Secondo me ci sono veramente tanti che dovrebbero fare un esame di coscienza forse le colpe non sono solo degli amministratori incapaci, tutti chi più e chi meno è responsabile di questo sfacelo.
E in tutto questo “AirOne” si sfrega le mani. Ho iniziato parlando di “farsa” perché è da mesi che l’unico “candidato” credibile all’acquisto di Alitalia è “AirOne”. Diciamocelo, da un punto di vista formale è il candidato ideale: italiano (almeno nella facciata), fa profitti (o almeno così pare), ha molti appoggi (politica e banche). Allora perché tutto questo “teatrino” sulla trasparenza, la gara, ecc… quanti studi legali si devono “ingrassare” per portare a termine l’operazione?. Forse perché sono gli ultimi “spiccioli” che si riescono a mungere dalla vacca Alitalia prima di portarla la macello…
La cosa importante comunque è farla finita.
Nei prossimi giorni si ritirerà anche Aerflot, ma vedrete che Unicredit in qualche modo rientrerà dalla finestra. Ci sono troppi debiti.
Insomma le banche ed un manager ingegnoso compreranno Alitalia per un tozzo di pane (che è poi quello che vale). I vantaggi? Le banche potranno godere per un altro po’ di una posizione monopolistica e mantenere i prezzi dei servizi tra i più alti d’Europa, mentre il manager potrà finalmente acquisire a poco un mercato interessante. Si tratta di un’unione commerciale tra l’Italia e
È una strategia che può funzionare. Questa sarebbe stata la “trasparenza” e non la farsa alla quale assistiamo da tempo.