sabato, gennaio 15, 2022

L’elezione del Presidente della Repubblica in tempi di Covid-19

Ieri i partiti di destra hanno candidato Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica.

Mi sono posto questa domanda: perché mai i leader dei partiti di destra presentano un candidato di così “basso profilo”?.

Solo fra qualche decennio gli studi storici ci diranno se Berlusconi è stato un vero leader politico.

La valutazione politica che possiamo fare oggi è senza dubbio negativa (si legga il mio post dell’11 aprile 2021 http://www.nuovaetica.info/2021/04/per-rinascere-socialmente.html). I governi Berlusconi sono i principali responsabili di un declino economico durato 20 anni. Solo in questo biennio eccezionale le cose sono cambiate. Lo stato ha immesso una enorme quantità di danaro nel sistema economico, ma le nostre difficoltà strutturali non sono cambiate, perciò prima o dopo dovremo pagare un conto assai salato.

La candidatura di Berlusconi è una questione di potere.

Quando i partiti politici non sono più in grado di governare perché incapaci di risolvere situazioni complesse determinate da contesti congiunturali esterni o interni il Presidente della Repubblica, rispettoso del mandato costituzionale, nomina un Presidente del Consiglio e i relativi Ministri. Gli esempi più recenti sono Monti e Draghi.

Anche Letta e Gentiloni possono essere considerati Presidenti del Consiglio nominati perché per risolvere situazioni interne di difficile gestione i partiti hanno preferito fare ricorso a figure di transizione.

Le situazioni congiunturali esterne alle quali mi riferisco sono ad esempio il crollo del sistema finanziario dopo il fallimento della  Lehman Brothers, oppure l’attuale pandemia con la necessità di elaborare le strategie del PNRR.

Una situazione congiunturale interna, ad esempio, fa riferimento al NO al referendum sulle riforme costituzionali di Renzi.

Quando il Presidente della Repubblica adempie al suo ruolo istituzionale nominando un Presidente come Draghi esercita un potere che i padri costituenti certamente non avevano previsto. È vero che il Governo nominato governa sulla base della fiducia data dal Parlamento, ma nei fatti i partiti rinunciano ad esercitare il loro potere perché vengono come “ricattati” dal Presidente della Repubblica. Ricordo che la costituzione prevede che il Presidente può scogliere il Parlamento nel caso in cui sia verificata l’assenza di una maggioranza di governo.

Un Presidente della Repubblica di “alto profilo” ha un “grande potere” e in questi anni sia Giorno Napolitano che Sergio Mattarella lo hanno dimostrato.

Candidare Berlusconi ha quindi un obiettivo molto concreto, togliere potere al Presidente della Repubblica.

I partiti politici da ricattati diventano ricattatori, fa una bella differenza.

La sinistra continua a ribadire che il Presidente deve essere persona di “alto profilo”, ma siamo sicuri che lo voglia veramente?

Azzardo una previsione. Berlusconi non sarà eletto, troppo compromesso, troppo di “basso profilo”.

In questo periodo di pandemia, i partiti, proprio per recuperare una posizione di potere, si accorderanno per un personaggio “buono” da eleggere al 4°-5° scrutinio, sanno che gli italiani non sopporterebbero per tanti giorni l’anacronistico rito della “chiama” e lo spoglio manuale di ogni scheda e relativa lettura dell’espressione di voto.

In questo contesto una figura come Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio andrebbe benissimo.

Se non è lui, vedrete, sarà un personaggio con caratteristiche simili.

Super Mario (Draghi), ci porterà alle elezioni del 2023 e poi gli auguro di fare il nonno, molto meglio per lui e peggio per noi.