sabato, ottobre 20, 2018

"Totò, Peppino e la malafemmina", scusate il refuso volevo scrivere "Conte, Di Maio e il condono"!!!


Il linguaggio e i modi con cui il M5S e la Lega si relazionano con i cittadini non sono cambiati da prima del 4 marzo (giorno del successo elettorale) ad oggi.
Ogni parola, ogni frase è un proclama. Cambiamento, crescita, lotta alla povertà, popolo, governo del popolo, reddito di cittadinanza, pensioni, vitalizi, e così via, si potrebbe continuare. I toni sono sempre quelli trionfalistici che assomigliano tanto a quelli del "… spezzeremo le reni alla Grecia…", poi sappiamo tutti com'è andata a finire.
Siamo in una perenne campagna elettorale, viene usato ogni pretesto per ribadire ciò che in etologia è "l'ordine della beccata", ovvero la gallina può beccare solo chi si trova al un livello gerarchico più basso.
Ieri però abbiamo scoperto che tra i muri dove si esercita il potere, quello vero, quello del governo del paese si svolge una commediola che ha del ridicolo.
Vi lascio immaginare. Il Presidente Conte inizia i lavori del Consiglio dei Ministri e da bravo Professore dando un'occhiata ai suoi Ministri dice, chi fa il ministro verbalizzante? Tutti si buttano a capofitto nel fare qualche cosa, chi apre la cartella, chi si mette a smanettare sul nuovissimo Iphone X, chi apre frettolosamente un fascicolo, ma non si accorge di sfogliare i fogli che sono al rovescio. Toninelli con aria un po’ ebete, non fa nulla. Conte però lo evita, l'ultima volta, mentre scriveva, su dettatura di Di Maio e Salvini, il decreto per Genova non riusciva a stare al passo e allora metteva dei puntini (ecco svelata la ragione di tante lungaggini. E poi è troppo preso dai "mille" incarichi dati all'Ing. Cane (Mai dire gol) che dovrà controllare 1000 infrastrutture pubbliche e di conseguenza prevedere 1000 investimenti!!!
Alla fine, Conte, una decisione così importante la deve prendere e allora dice a Di Maio "… dai Luigi scrivi tu il verbale, hai una bella calligrafia…". Di Maio che è uno dei più giovani del gruppo e siccome non vuol fare brutta figura tira fuori un foglio e si mettere a scrivere sotto dettatura. Esattamente come Totò e Peppino de Flippo nella mitica scena della scrittura della lettera.
Ma io mi domando e dico al Consiglio dei Ministri non c'è spazio per un paio di stenografe? Forse è anche il caso di predisporre un sistema di registrazione, con l'impegno, ovvio, di non divulgare alcunché sia da parte degli impiegati sia da parte dei Ministri, quest'ultimi certo più tentati a diffondere notizie…
Quello che ci è stato riferito non è credibile. Ci prendono per fessi?
Uno legge e l'altro scrive! Ma mi faccia il piacere!!! sempre parafrasando il grande Totò.
Se quanto riferito è vero il livello di questa amministrazione è così basso da far accapponare la pelle. Il piccolo declassamento che ci ha rifilato Moody's è ben poca cosa.
Se questi sono i Ministri di quella che è la settima o ottava o nona (decidete voi) potenza economica mondiale non ci rimane che ridere (come per il film di Totò) per non piangere !!!