sabato, gennaio 05, 2013

“L’agenda Monti” e la rivoluzione, un consiglio spassionato.



Mi aspettavo qualche cosa di più.
Anche le interviste e le dichiarazioni di questi giorni sono assolutamente condivisibili ma non viene detto in modo chiaro e tondo che in Italia per cambiare c’è bisogno di una “rivoluzione”.
Monti dice che parlare di appartenenza politica di “destra” e “sinistra” è un concetto superato perché entrambi gli schieramenti presentano contraddittorie posizioni conservatrici e progressiste. Non si tratta solo di visioni, idee, ideologie conservatrici o progressiste, ma lo sono gli uomini. Un esempio per tutti, Bersani. Questo suo fare “pacioso” convinto di vincere le elezioni, convinto di “raddrizzare” la sgangherata e rattoppata “zattera” italiana con un classico “colpo alla botte e colpo al cerchio” è il tipico atteggiamento conservatore.
L’Italia ha bisogno di ben altre cure !!!!
Nel panorama attuale il più rivoluzionario è senz’altro Grillo con il suo Movimento 5 stelle, ma diciamocelo “Dio ce ne scampi” è troppo giacobino e alla fine sappiamo bene che fine ha fatto la Francia quando era sottomessa alla dittatura di Robespierre.
Siccome io, Napoleone, la rivoluzione lo vissuta, ovviamente a modo mio, so bene che il colpo di stato del 18 brumaio lo hanno fatto i moderati di cui io sono stato il “catalizzatore” insieme all’esercito che avevo condotto e fatto trionfare in tutti i campi di battaglia.
Caro Monti ti consiglio, nella campagna elettorale, di essere assai meno “prudente” e “diplomatico”, ci sono molti italiani che vogliono sentire pronunciare la parola “rivoluzione”. Come ho scritto in alcuni post precedenti ( si veda "Il finanziamento pubblico ai partiti? risposta NO" oppure "Caro Monti, rileggi Smith, è indispensabile" ) il sistema politico italiano dimostra di non avere al proprio interno gli “anticorpi” per poter guarire dal male cronico della corruzione, dell’inefficienza, degli indebiti privilegi. Quindi ci vuole una forza esterna innovatrice e rivoluzionaria che spazzi via il vecchio per sostituirlo con il nuovo.
Questi anni di berlusconismo hanno dimostrato che non c’è stato nessun cambiamento tra 1° e 2° Repubblica, quindi oggi si presenta ancora una volta l’opportunità di cambiare.
Proviamoci, inneggiamo ad un movimento rivoluzionario che si concentri su un programma definito di riforme vere e possibili, non quelle fumose e velleitarie che non portano a nulla.
Questa legislatura doveva ridurre il numero dei parlamentari, riformare la pubblica amministrazione, riorganizzare gli enti territoriali (Regioni, Province e Comuni), ma cosa è stato fatto ? Nulla.
Per cambiare ci vuole la RIVOLUZIONE, caro Monti devi essere tu il più RIVOLUZIONARIO !!!.