Ricorderemo questo anno per la crisi economica e finanziaria e per il ritorno al Governo di Silvio Berlusconi?
Tra il 2009 ed il 2010 avremo la risposta a queste due domande.
Per la crisi economica finanziaria ritengo che così come non era stata “prevista” analogamente nessuno in questo momento ci può dire quanto durerà.
Ci sono alcune cose che non mi sono affatto chiare.
· La vera causa della crisi. Oggi sui quotidiani economici è tutto un fiorire di dati sull’indebitamento delle banche, degli stati, sugli errori delle politiche monetarie espansive, sulla mancanza di regole ecc.. Ma tutte queste cose erano note anche nel 2007 o nel 2006 eppure tutti gli economisti ed i finanzieri non hanno preso provvedimenti. Se sapevano e non hanno agito dovrebbero essere tutti mandati a casa. La Rivoluzione Francese ha mandato alla ghigliottina tanta gente per molto meno. Non sono così rivoluzionario ma non vedere certe facce al potere sarebbe salutare.
· L’andamento del prezzo delle materie prime. Chi ha cavalcato la speculazione dissennata?. in 6 mesi il petrolio è passato da 80 a quasi 150 dollari il barile e c’era chi diceva che a Natale saremmo arrivati ai 200, oggi è poco sopra i 40. Con gli strumenti a disposizione si può sapere chi e perché ha dato fuoco a questa speculazione senza senso. Lo stesso si può dire per i prodotti alimentari di base come i cereali e le oleaginose.
· La crisi dell’automobile. È possibile che per un certo periodo di tempo il consumatore ritardi l’acquisto dell’auto soprattutto se utilizza il credito. Le difficoltà finanziarie si ripercuotono immediatamente nell’acquisto di beni come la casa e l’auto. Sappiamo però che per i prossimi 40-50 anni l’auto sarà ancora il mezzo più utilizzato per il movimento delle persone nelle brevi e medie distanze. Ci dovrà essere innovazione per ridurre i consumi e l’inquinamento ma l’industria dell’auto non è certo morta.
· Innovazione tecnologica. Ho letto una notizia che può essere per certi versi secondaria. Negli USA hanno realizzato un modello che valuta la permanenza di un prodotto anti zanzare con il quale si trattano le divise dei militari per evitare la puntura dei fastidiosi insetti che in certi scenari sono portatori di gravi malattie. Vi rendete conto a che livello sono gli USA nella ricerca. Noi queste cose non le pensiamo neppure.
Questa crisi potrebbe anche durare pochi mesi perché ci si potrebbero rendere conto che i sistemi economici sono solidi e se gli errori sono stati causati da una massa di finanzieri truffatori tutto potrebbe anche risolversi con qualche ferita da leccare, anzi tutto sommato ci saremmo liberati di una bella schiera di ladri legalizzati.
Per quanto riguarda il Berlusca la vicenda è tutta italiana.
La maggioranza degli italiani crede ancora che sia l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto.
Mussolini lo era nel 1922, ma 23 anni dopo è stato oggetto del più atroce scherno in quel di piazzale Loreto.
Federalismo, Presidenzialismo e riforma della giustizia tre progetti che vogliono realizzare un solo disegno politico, la gestione del potere senza dover dar conto di quello che si fa.
Questa difficile partita non si giocherà nel Parlamento ma a Fiumicino, e sapete perché? CAI potrebbe fallire prima ancora di decollare, la cordata ha le “braccine corte” e non ha ancora trovato il partner europeo di cui tanto si parla.
Se CAI non riesce a decollare Alitalia è di fatto fallita. L’intera credibilità del Berlusca “salta” ed allora potrebbe anche fallire il suo perverso disegno politico istituzionale.
Il prossimi due anni avremo le risposte, aspettiamo fiduciosi.
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