È di ieri la notizia che il Ministro Zaia ha commissariato il Consorzio di Tutela della DOP “Mozzarella di bufala campana”. A quanto pare il Presidente del Consorzio, Luigi Chianese, nel suo caseificio produce mozzarelle DOP che NON rispettano il disciplinare approvato dall’Unione Europea. Quindi le mozzarelle proprio DOP non sono. In sostanza anziché usare solo ed esclusivamente latte di bufala si aggiunge un po’ di latte vaccino, si dice il 20-30 %.
Intendiamoci meglio il latte di vacca che la “diossina” dell'aprile del 2008 (vedi post)
Questo blog di mozzarella se ne è già occupato e credo che questo ciclico ripetersi si situazioni che intaccano l’immagine del food made in Italy non possono considerarsi sempre e solo degli incidenti di percorso dovuti alla dabbenaggine o al delinquere di qualcuno.
Questi episodi testimoniano che questo sistema produttivo fatto solo di immagine, i prodotti tipici sono i migliori del mondo ecc… non può funzionare.
Se si aggiunge latte di vacca alla mozzarella non si danneggia la salute del consumatore, si tratta solo di una truffa. Dato che siamo in Campania è come vendere un capo “taroccato”, in fin dei conti si tratta di un peccatuccio.
Dobbiamo allora renderci conto che non è sufficiente mettere un “bollino” su una confezione per fare il prodotto di «qualità», ma dobbiamo dare origine ad un sistema completo ed integrato che sappia valorizzare e vendere il prodotto esaltandone le caratteristiche peculiari.
Conquistare i mercati è difficile e questi episodi discreditano l’intero settore, quando ci si renderà conto che non è possibile continuare con furbizie e stratagemmi?
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