Nel post del 10 settembre ho paventato la possibilità di un flop di questo provvedimento, anzi ho azzardato un dato di ca. 300.000 domande come limite evidente di una iniziativa governativa che non ha tenuto conto della reale situazione nella quale si trova l’Italia.
Il governo voleva fare “cassa” sulle spalle degli over ’80 per ma è rimasto a secco, il rapporto diffuso riporta che delle ca. 290 mila domande presentate quelle relative alle “badanti” sono solo 114 mila, ca. il 39%. Questo dato dimostra che quanto ho ipotizzato nel post del 10 settembre è abbastanza corretto.
Non sono tanti i pensionati che in questo momento hanno un reddito imponibile superiore ai 20.000 euro. I figli, che attualmente si prendono cura degli anziani genitori, anche se con reddito adeguato, non hanno nessuna intenzione di accollarsi, in questo momento di crisi, ulteriori oneri di tipo contributivo. Si accetta il rischio, il turnover di badanti è sempre stato abbastanza rilevante, quindi se insorge qualche problema è facile sostituire la badante. Vedremo se il governo emanerà norme molto repressive con espulsioni in massa degli irregolari. Quest’ultima cosa farà piacere ai “nazionalisti” ma potrebbe provocare un certo malcontento in una fascia della popolazione abbastanza sensibile proprio nelle aree del nord. Nel rapporto sintetico redatto dal Ministero sulla distribuzione per provincia tra le prime 10 solo 3 sono del centro sud (Roma, Napoli e Caserta) tutte le altre sono del nord. Dalla provincia di Milano sono state inoltrate il maggior numero di domande, al momento il Ministero non fornisce notizia circa la distribuzione tra colf e bandanti, nel caso questa si presenti nei termini 60-40 % vuol dire che i ricchi cittadini del nord hanno deciso di non “rischiare” con le colf ma come ho detto la cosa è ben diversa se si analizza il fenomeno nelle classi a reddito meno elevato.
Il governo pensava di racimolare 1,5 miliardi di euro da questa operazione 2009-2010 adesso saranno meno della metà.
E se lo stesso capiterà con lo scudo fiscale?
Ci avete fatto caso di quanto se ne è parlato? Si è tuonato: “evasori questa è la vostra ultima occasione, o vi mettete in regola o sarà il rogo !!!”
Vedremo, siccome l’ultimo provvedimento di sanatoria risale a qualche anno fa siamo proprio così sicuri dell’ammontare dei capitali fuoriusciti illegalmente.
Forse Tremonti è ben informato in quanto da commercialista esperto avrà dato buoni consigli ai sui “grandi” clienti. Adesso ne darà di altrettanto buoni e quindi non è detto che i soldi possano rientrare con tanta facilità.
Insomma i casi “Alitalia” continuano e prima o dopo arriverà il momento di fare i “conti”. Le “vittime” dello sconquasso saranno i più deboli di questa società, speriamo in bene.
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